Angiulli Bari: Dell’Oro 2, Lovecchio Musti 12, Fistola 7, Vukovic 16, Picuno 12, Barozzi 4, Zaccaria, Ruotolo 13, D’Abbico, Bozzi 2 coach Zotti
Murgia Basket: Lopane, Porfido, Maiullari, Desantis 12, Stano S. 11, Difonzo 13, Stano D. 14, Petruzzelli, Silletti 10 Stano A. 13 coach Labarile
Parziali: (12-14; 20-12; 16-24; 16-14; over time 4-11) risultato finale 68 – 75
La chiave di volta in gara 2, ospiti dell’Angiulli Bari, era trovare la quadratura difensiva per mettere granelli di sabbia negli ingranaggi dei baresi, bisognava giocare con la voglia di vincere fuori dal comune e ripetiamo che il peggior avversario di Murgia Basket poteva essere Murgia Basket stessa. Situazioni discusse e preparate tra lunedì e martedì scorsi, vale a dire in due giorni.
E c’è sempre la quarta prima volta, in altre parole restare in C Regionale. Campionato che dal prossimo anno sportivo partirà riformato con la presenza di 14 squadre, anziché 16, e in conseguenza di ciò più selettivo ed interessante.
L’esperienza dei ragazzi di Alessandro Labarile in C Regionale è stata entusiasmante, scommettente. Una quarta volta che, tra alti e bassi, resterà fissata indelebilmente nei libri di storia cestistica santermana, meglio della realtà consolidata Murgia Basket. Vincere al quarto anno è un’impresa memorabile. Imbattuti nella serie play-out con un secco 2 a 0.
L’avvio della stagione non è stato brillante in un ambiente educato a fare molto bene, l’arrivo di Desantis e Mayes per la necessaria la scossa è stato importante, anche se quest’ultimo non è ritornato dagli USA dopo le vacanze natalizie.
Coach Labarile risponde all’identikit perfetto: grande esperienza e carisma con i ragazzi, sempre pronto a qualsiasi risoluzione tecnica-tattica, gestionale e di fronte a tante difficoltà con l’unico obiettivo prezioso: salvezza con crescita di un gruppo di ragazzi guidati dentro e fuori dal parquet dal timoniere Roccangelo Desantis.
Grazie, dunque, alla Murgia Basket e al Presidente, Rino Lella, che ci hanno consegnato l’opportunità di questa esperienza. Vitale si rivela la presenza continua e assidua dei “mentori” Tonino Porfido, Michele Lopane, Franco Porfido, Vito Colamonaco, dott. Emilio Leone, dott. Nicola Caponio e la dott.ssa Angela Santoro. Tutti insieme anche per la tenuta mentale di un gruppo che non si è mai smembrato davanti alle difficoltà. La meritata e ambita salvezza è arrivata lo stesso. E’ il giusto premio ai tanti sacrifici della Murgia Basket che bissa un risultato storico, difendendo (da gufi e detrattori) con trasparenza il lasciapassare per continuare a sognare.
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