Anche quest’anno il “Memorial Petruzzelli”, giunto alla sesta edizione, ha riscosso tanto successo ed attenzione. Sugli spalti erano presenti anche un gruppo di mamme di Molfetta, scatenate nel fare il tifo per i propri ragazzi: “È da tempo che seguiamo i ragazzi, fin da quando erano piccoli – ha replicato la signora Corrieri, mamma dell’atleta Carbone – Ci siamo avvicinate a questo sport e ci siamo appassionate. È un momento di aggregazione, è un momento per condividere questo sport”.
Dal punto di vista sportivo si sono giocati match interessanti ed avvincenti. Il più equilibrato ed “adrenalinico” è stato quello disputato dalla squadra di casa, la “Murgiabasket”, contro il Bari, nella seconda giornata del torneo, venerdì 25 marzo, che ha visto prevalere i murgiani negli ultimi secondi per un solo punto! “Noi giochiamo sempre per vincere, lo dico sempre ai ragazzi – ha aggiunto con piacere Cosimo Lionetti, allenatore dell’under 16 santermana – l’abbiamo giocata con convinzione”.
In evidenza in questo incontro Fabio Cassano con 2 tiri dalla lunga distanza e Mattia Caponio con la sua precisione nel realizzare i canestri. Ma il merito non è solo di questi due: “Magari loro due spiccano ma è il gruppo che ha giocato benissimo ed è quello su cui stiamo lavorando perché aiuta i singoli ad emergere”. Di questa squadra fa parte anche Silvano Petruzzelli, uno dei due figli di Lello: “Il torneo è andato bene, non ci aspettavamo di arrivare secondi: è stato un bel traguardo per tutti quanti”.
I tornei, i memorial, non sono solo pallacanestro ma anche e soprattutto socializzazione, divertimento, valorizzazione dei giovani. E questi erano i valori insiti nell’animo di Lello. “L’amore per il basket – ha affermato Stella, moglie di Lello – era diretto principalmente al settore giovanile, viveva per il settore giovanile.
Ha sempre detto che le partite migliori, le più belle, si vedevano nelle categorie under. E questa è la verità”. Ha inoltre aggiunto che: “Lello voleva investire sui ragazzi. Ha sempre detto che come società la ‘Murgiabasket’ poteva vivere di rendita con il settore giovanile. La squadra maggiore doveva essere un di più. Spero che si continui su questa strada”.
L’amore di Lello verso il basket era qualcosa di viscerale: “È stato un amore grande. Fin da bambino ha avuto la passione per la pallacanestro – ha ricordato Sergio Petruzzelli, uno dei fratelli di Lello – ed è stato così fino ai suoi ultimi giorni di vita. Poco giorni prima di stare male ha disputato un torneo in villa con tanti ex-giocatori, suoi amici”.
Anche Michele, il figlio più grande di Lello, ha messo in risalto la passione del padre per i giovani: “Il ricordo più bello che ho di lui sia come dirigente e soprattutto come padre è che seguiva il mio gruppo e le mie partite ogni volta, sia in casa che fuori. Dall’under 13 all’under 19 accompagnava i ragazzi in giro per la Puglia sia per i tornei che per i campionati. Mio padre diceva una cosa: i ragazzi sono il futuro delle squadre ed io penso la stessa cosa”.
Silvano ha affermato: “Ho un ricordo bello di mio padre: una persona giusta che trovava soluzioni a ogni problema senza dover ricorrere a casi estremi ma risolvere tutto con calma”.
Danilo Giorgio, allenatore in seconda dell’under 16 ha ricordato: “Siamo stati felici di fare questa esperienza anche in onore del nostro caro amico Lello Petruzzelli. Ho avuto la fortuna di poterci giocare insieme. È stata una persona fantastica, molto rispettosa, socievole come lo sono anche i figli”.
Il Memorial è stata una festa, un momento di condivisione, un momento per fare amicizia, per tutti i partecipanti, ancora meglio per chi è arrivato da fuori regione come la squadra di Torre del Greco allenata da Leo Mazza. C’è da dire che la società campana è ospite della manifestazione fin dalla prima edizione, oramai qua a Santeramo si sentono a casa: “Per noi Roberto è come un padre, ci accoglie come dei figli. Le persone ci hanno trattato come se fossimo stati di questo paese, come fossimo stati fratelli. Noi faremo la stessa cosa quando loro (la “Murgiabasket”) verranno al Torneo Minibasket per il ponte del 1° maggio”.
Anche per Leo Mazza Lello ha rappresentato una figura importante: “Con lui sono cresciuto. Mi ha dato un sacco di consigli soprattutto quando ho partecipato al ‘Minibasket in Piazza’, il primo anno. Per me è veramente un onore prendere parte al Memorial”.
Ha preso parte al torneo anche una società sportiva proveniente da un paese vicino al nostro, come Acquaviva alla sua seconda partecipazione: “Queste manifestazioni sono sicuramente molto formative – ha aggiunto l’allenatore Giuseppe Luisi – in quanto danno la possibilità a realtà limitrofe di incontrarsi e quindi crescere attraverso le gare che sono formative. È un’occasione per stare insieme, per conoscere, per condividere lo sport”.
C’è chi, invece, era alla sua prima esperienza ed ha vinto il Memorial: la squadra del Molfetta. “Noi siamo venuti per divertirci – ha raccontato l’allenatore Michele Altamura – l’importante non era vincere perché siamo qui per ricordare Lello. Abbiamo vinto, va bene lo stesso”.
“Abbiamo condiviso un pranzo e un’uscita nel parco che è qui vicino – ha affermato Giuseppe Luisi – dove siamo stati insieme, abbiamo giocato, hanno giocato. Anche io mi son messo in mezzo a loro per sentirmi giovane. Comunque ancora lo sono”.
In conclusione, all’unisono, sono tutti d’accordo che queste manifestazioni sono molto importanti per chi vi partecipa ed in particolare per i ragazzi, come d’altronde lo pensava Lello. Diversi hanno voluto esprimere il proprio pensiero: “Sono tornei che aiutano, nell’ottica della crescita dei ragazzi, aiutano innanzitutto a competere perché lo sport è competizione. I ragazzi fanno gruppo tra loro e con i loro avversari” (Cosimo Lionetti);
“Sono manifestazioni utilissime per i ragazzi perché fanno tanta esperienza e soprattutto si confrontano contro squadre di altre regioni come con il Torre del Greco. Fanno amicizia, una cosa importantissima in questa fascia d’età” (Michele Altamura);
“I tornei per le categorie under sono fondamentali per l’educazione e la crescita dei ragazzi, per farli confrontare con realtà diverse, con giocatori diversi. Questo torneo, come altri, devono essere lo stimolo, il punto di partenza per far crescere in futuro il settore giovanile” (Michele Petruzzelli);
“Questi eventi servono per far socializzare di più i team, i ragazzi ed anche i genitori. Sono le prime esperienze sportive per i ragazzi che si affacciano nel mondo della pallacanestro. Io le reputo una cosa molto importante sotto tutti i punti di vista, sia sportivo che umano” (Danilo Giorgio).
Vito Silletti
Risultati del torneo:
Giovedì 24 marzo: Dream Team vs Murgia Santeramo 47-60, Torre del Greco vs Molfetta 66-76;
Venerdì 25 marzo: Acquavivs vs Torre del Greco 50-77, Bari vs Dream Team 82-71, Molfetta vs Acquaviva 63-44, Murgia Santeramo vs Bari 55-54;
Sabato 26 marzo:
Finale 5° posto: Dream Team vs Acquaviva 54-59 (d.t.s.);
Finale 3° posto: Torre del Greco vs Bari 72-51
Finale 1° posto: Molfetta vs Santeramo 72-57