IL MIRAGGIO DELLA VITTORIA IN SERIE C

Ad oggi, vista l’ennesima sconfitta consecutiva, un qualsiasi tifoso scettico delle possibilità della Murgia potrebbe dire che, ormai, la vittoria è “Un miraggio.”

Perché forse è proprio questo il termine adatto a definire la partita di Domenica contro Taranto persa per 64 – 71. Il più comune esempio di miraggio è quello di un uomo, disperso nel deserto, che vede d’innanzi a sé un’oasi.

La Murgia Basket Santeramo è attualmente schiacciata in un campionato alieno alle sue possibilità e alla sua realtà, che non contempla la possibilità di far prevalere una formazione come la nostra di giovani di verdi speranze, studenti e lavoratori su squadre composte meramente da professionisti.

Nella siccità di vittorie della condizione attuale, d’innanzi ai nostri ragazzi si prospettava il più idillico dei finali: ottenere la prima vittoria in casa contro Taranto e partire proprio da quella carica e da quella fiducia per provare a cacciare i fantasmi di un brutto inizio e ricominciare a sperare in un buon campionato.

E, per tre quarti di gioco, è stato così. Ma, non sappiamo se per sfortuna o qualsiasi altra causa, durante l’ultima frazione di gioco abbiamo mollato il timone, lasciando che il Taranto si prendesse una partita che fino ad allora aveva controllato la Murgia Basket.

I parziali parlano chiaro: 19 – 16, 13 – 12, 18 – 16, e… 12 – 27. Il disarmante ultimo parziale è il prodotto di una stasi diffusa fra attacco e difesa, una pessima percentuale al tiro (libero e non) e la mancanza di quel sangue freddo che ti fa segnare i tiri importanti o effettuare il recupero decisivo sull’avversario.

C’è un altro dato che lascia l’amaro in bocca a seguito di questa sconfitta: Tempo trascorso in situazione di vantaggio: Murgia Basket Santeramo 37 minuti, C.U.S Jonico Taranto 3 minuti.

Sono bastati pochi minuti a vanificare l’ennesima prestazione simil divina di BillyDee Williams da 25 punti e 25 rimbalzi e gli sforzi fatti durante la gara da tutti i giocatori.

Sfortunatamente, tutti questi dati sono intrinsechi a una partita che, comunque, la Murgia ha perso.

Si può e si deve comunque, però, trovare una nota lieta in tutto questo. Nonostante la situazione non sia delle migliori, e lo stesso vale per il morale, c’è un aspetto che ancora non cambia: l’affetto che il pubblico prova per i nostri ragazzi. Gli eroi dei più piccoli, i fratelli dei giovani, i figli dei grandi e degli anziani, dodici persone sulle cui spalle grava un grande peso: tenere alto, più che il nome della città, il morale e la fiducia di tutte quelle persone che credono in loro.  E siamo sicuri che, prima o poi, questa fiducia sarà ripagata.

 

Pontrandolfo Francesco G., Social Media Manager.

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